16.   IL DONO DEL PENTIMENTO

Fratelli, se anche vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne dispiace. E se me ne è dispiaciuto - vedo infatti che quella lettera, anche se per breve tempo soltanto, vi ha rattristati - ora ne godo; non per la vostra tristezza, ma perché questa tristezza vi ha portato a pentirvi. Infatti vi siete rattristati secondo Dio e così non avete ricevuto alcun danno da parte nostra; perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte. Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi quante scuse, quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto, quale punizione!
2Cor 7, 8 11a

Dai “Detti dei Padri del deserto”
La madre Sincletica disse:Vi è una tristezza utile e una tristezza dannosa. Tristezza utile è quella che ci fa piangere per i nostri peccati e per le infermità del prossimo e fa si che non veniamo meno alla risoluzione di giungere alla perfezione del bene. Ma c’è anche una tristezza che viene dal nemico: è del tutto assurda, e certuni la chiamano pigrizia. Bisogna dunque estinguere questo spirito soprattutto con la preghiera e con la salmodia”.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
Dio di bontà davanti a te sta la nostra miseria: tu che hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia.

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