7.   CON I PIEDI SULLA TESTA DEGLI ALTRI

Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche. I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più. Disse dunque loro: "Ascoltate questo sogno che ho fatto. Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand’ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio". Gli dissero i suoi fratelli: "Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?". Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.
Gen 37,3-8

Dai “Detti dei Padri del deserto”
Un fratello domandò a un anziano: “Come mai vi sono anche oggi alcuni che si affaticano nella vita monastica ma non ricevono la grazia come gli antichi?”. Gli dice l’anziano: “Allora vi era la carità e ciascuno trascinava in alto il suo prossimo; ma ora, per il raffreddarsi della carità, ciascuno trascina in basso il suo prossimo, e per questo non riceviamo la grazia”.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
O Padre, principio e modello di unità e di vita, fa di noi una cosa sola come il tuo Figlio è una cosa sola con Te; il tuo Spirito ci renda perfetti nell’amore, perché il mondo creda in colui che tu hai mandato, Gesù Cristo nostro Signore.

torna