3.   NON MOLLARE SUBITO L’OSSO

 Acab riferì a Gezabele ciò che Elia aveva fatto e che aveva ucciso di spada tutti i profeti. Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dei mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest’ora non avrò reso te come uno di quelli". Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. Giunse a Bersabea di Giuda. Là fece sostare il suo ragazzo. Egli si inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto un ginepro. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri". Si coricò e si addormentò sotto il ginepro. Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!". Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d’acqua. Mangiò e bevve, quindi tornò a coricarsi. Venne di nuovo l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: "Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino". Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
1 Re 19, 1-8

Dai “Detti dei Padri del deserto”
La madre Sincletica disse: “Hai iniziato qualcosa di buono? Non lasciarti sviare se il nemico vuole interromperti, perché egli è vinto dalla tua pazienza. Quelli che cominciano a navigare, dapprima colgono il vento favorevole; ma, dopo aver spiegato le vele, affrontano invece il vento contrario. I navigatori non vuotano la nave subito al sopraggiungere del vento contrario, ma, o si fermano per un poco, o lottano contro la bufera, quindi riprendono a navigare. Così anche noi: se, al sopraggiunger di un vento contrario, spieghiamo la croce a mo’ di vela, senza timore porteremo a termine la navigazione”.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
O Dio, che ci hai riunito in preghiera, rendici attenti alla voce del tuo Spirito, perché la parola di salvezza che abbiamo ascoltato diventi nutrimento di vita e luce per noi e per tutta la Chiesa nel cammino verso il regno.

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