32. CON LO SGUARDO FISSO NELLA META
Non
sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il
premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante
in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una
incorruttibile. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il
pugilato, ma non come chi batte l’aria, anzi tratto duramente il mio corpo e lo
trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri,
venga io stesso squalificato.
1Cor 9,24-27
Dai “Detti dei Padri del Deserto”
Fu chiesto ad un anziano come un monaco zelante può non scandalizzarsi quando
vede qualcuno ritornare nel mondo. Rispose: “Bisogna guardare i cani quando
cacciano le lepri, come uno di essi, vista la lepre, la insegue finché non l’ha
raggiunta, senza lasciarsi trattenere da nulla, mentre gli altri guardano
semplicemente il cane che insegue e corrono con lui per un tratto, quindi ci
ripensano e tornano indietro; soltanto quello che aveva visto la lepre la
insegue finché non la raggiunge, senza lasciarsi sviare dalla mèta della corsa a
motivo di quelli che sono ritornati indietro e senza guardare né ai precipizi né
ai rovi né agli spini. Allo stesso modo, chi cerca Cristo Signore, fissando
incessantemente la croce supera tutti gli ostacoli che gli si oppongono, finché
non abbia raggiunto il crocifisso”.
Liberi
pensieri
Paure & Desideri
Preghiamo
O Dio, tu sai come a stento ci raffiguriamo le cose terrestri, e con
quale maggiore fatica possiamo rintracciare quelle del cielo, donaci la sapienza
del tuo Spirito, perché da veri discepoli portiamo la nostra croce ogni giorno
dietro il Cristo tuo Figlio.