36. NO “FAI DA TE”
Naaman, capo dell’esercito
del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato,
perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la vittoria agli Aramei. Ma
questo uomo prode era lebbroso. Ora bande aramee in una razzia avevano rapito
dal paese di Israele una giovinetta, che era finita al servizio della moglie di
Naaman. Essa disse alla padrona: "Se il mio signore si rivolgesse al profeta che
è in Samaria, certo lo libererebbe dalla lebbra". Naaman andò a riferire al suo
signore: "La giovane che proviene dal paese di Israele ha detto così e così". Il
re di Aram gli disse: "Vacci! Io invierò una lettera al re di Israele". Partì
dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci
vestiti. Portò la lettera al re di Israele, nella quale si diceva: "Ebbene,
insieme con questa lettera ho mandato da te Naaman, mio ministro, perché tu lo
curi dalla lebbra". Letta la lettera, il re di Israele si stracciò le vesti
dicendo: "Sono forse Dio per dare la morte o la vita, perché costui mi mandi un
lebbroso da guarire? Sì, ora potete constatare chiaramente che egli cerca
pretesti contro di me". Quando Eliseo, uomo di Dio, seppe che il re si era
stracciate le vesti, mandò a dire al re: "Perché ti sei stracciate le vesti?
Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un profeta in Israele". Naaman arrivò con
i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Eliseo.
Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: "Và, bagnati sette volte nel
Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito". Naaman si sdegnò e se
ne andò protestando: "Ecco, io pensavo: Certo, verrà fuori, si fermerà,
invocherà il nome del Signore suo Dio, toccando con la mano la parte malata e
sparirà la lebbra. Forse l’Abana e il Parpar, fiumi di Damasco, non sono
migliori di tutte le acque di Israele? Non potrei bagnarmi in quelli per essere
guarito?". Si voltò e se ne partì adirato. Gli si avvicinarono i suoi servi e
gli dissero: "Se il profeta ti avesse ingiunto una cosa gravosa, non l’avresti
forse eseguita? Tanto più ora che ti ha detto: bagnati e sarai guarito". Egli,
allora, scese e si lavò nel Giordano sette volte, secondo la parola dell’uomo di
Dio, e la sua carne ridivenne come la carne di un giovinetto; egli era guarito.
2Re 5, 1-14
Dai “Detti dei Padri del Deserto”
Raccontarono di un anziano che digiunò per settanta settimane, mangiando una
sola volta la settimana. Chiese poi di essere illuminato su un testo della
Scrittura, ma Dio non glielo manifestò. Disse allora fra sé: “Ecco, ho fatto
tante fatiche e non ho ottenuto niente, vado dunque dal mio fratello e domando a
lui”. Appena chiuse la porta per andare, gli fu inviato un angelo del Signore e
gli disse: “Le settanta settimane di digiuno non ti hanno avvicinato a Dio; ma
quando ti sei umiliato ad andare dal tuo fratello, sono stato mandato ad
annunciarti il senso di quella parola”, e dopo averglielo manifestato con
chiarezza, si partì da lui.
Liberi
pensieri
Paure & Desideri
Preghiamo
O Dio, tu sei nostro Padre e noi siamo la tua famiglia: apri le nostre menti
all’ascolto e alla comprensione della tua parola, e donaci un cuore docile a
quanto oggi ci darà il tuo Spirito.