38. E’ PIU’ FACILE ESSERE SCHIAVI CHE LIBERI
Quando Samuele fu vecchio, stabilì giudici di Israele i suoi figli. Il
primogenito si chiamava Ioèl, il secondogenito Abià; esercitavano l’ufficio di
giudici a Bersabea. I figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché
deviavano dietro il lucro, accettavano regali e sovvertivano il giudizio. Si
radunarono allora tutti gli anziani d’Israele e andarono da Samuele a Rama. Gli
dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non ricalcano le tue orme.
Stabilisci quindi per noi un re che ci governi, come avviene per tutti i
popoli".
Agli occhi di Samuele la proposta era cattiva perché avevano detto: "Dacci un re
che ci governi". Perciò Samuele pregò il Signore. Il Signore rispose a Samuele:
"Ascolta la voce del popolo per quanto ti ha detto, perché costoro non hanno
rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di essi. Come si
sono comportati dal giorno in cui li ho fatti uscire dall’Egitto fino ad oggi,
abbandonando me per seguire altri dei, così intendono fare a te. Ascolta pure la
loro richiesta, però annunzia loro chiaramente le pretese del re che regnerà su
di loro". Samuele riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva
chiesto un re. Disse loro: "Queste saranno le pretese del re che regnerà su di
voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li
farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di
cinquantine; li costringerà ad arare i suoi campi, a mietere le sue messi, ad
apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà
anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Si farà pure
consegnare i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li
regalerà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le
decime e le darà ai suoi consiglieri e ai suoi ministri. Vi sequestrerà gli
schiavi e le schiave, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà
nei suoi lavori. Metterà la decima sui vostri greggi e voi stessi diventerete
suoi schiavi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il
Signore non vi ascolterà". Il popolo non diede retta a Samuele e rifiutò di
ascoltare la sua voce, ma gridò: "No, ci sia un re su di noi. Saremo anche noi
come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e
combatterà le nostre battaglie".
1Sam 8 1-22
Dai “Detti dei Padri del Deserto”
Un fratello, offeso da un altro, venne dal padre Sisoes e gli disse:
“Sono stato offeso da un fratello e voglio vendicarmi”. Ma l’anziano lo
esortava: “No, figliolo, lascia piuttosto a Dio la vendetta”. Ed egli; “Non mi
darò pace finché non mi sarò vendicato”. Disse allora l’anziano: “Preghiamo,
fratello!”. E, alzatosi, disse: “O Dio, non abbiamo più bisogno che tu ti prenda
cura di noi, perché noi ci vendichiamo da soli”. A queste parole il fratello
cadde ai piedi dell’anziano dicendo: “Non contenderò più con il fratello;
perdonami, padre!”.
Liberi
pensieri
Paure & Desideri
Preghiamo
Signore della vita e della storia, davanti a te si acquieta ogni
tempesta; fa’ che il tuo popolo esulti sempre nell’ascolto della tua voce, e
costruisca nella speranza la serena pace del tuo regno.