31.   NON UN CUBO MA UNA SFERA

Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: "Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!". Ma Gesù, accortosene, disse loro: "Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei".
Mt 26, 6-13

Dai “Detti dei Padri del Deserto”
Un fratello chiese al padre Matoes: “Che cosa devo fare? La mia lingua mi è causa di afflizione: quando giungo in mezzo agli altri, non riesco a trattenerla, ma in ogni loro buona azione trovo da giudicarli e accusarli. Che devo dunque fare?”. L’anziano gli rispose: “Fuggi nella solitudine. E’ debolezza infatti. Chi vive con dei fratelli non deve essere un cubo, ma una sfera, per poter rotolare verso tutti”.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
Padre sapiente e misericordioso donaci un cuore umile e mite per ascoltare la parola del tuo Figlio che risuona ancora nella Chiesa, radunata nel tuo nome, e per accoglierlo e servirlo come ospite nella persona dei nostri fratelli

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