29.   PER I NOSTRI DIFETTI SIAMO TALPE
PER QUELLI DEGLI ALTRI LINCI

Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all’ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino. Ma il giorno dopo, allo spuntar dell’alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d’oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere". Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!". Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita: e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".
Giona 4, 5-11

Dai “Detti dei Padri del deserto”
Il padre Isacco di Tebe si recò un giorno in un cenobio; vide un fratello peccare e lo condannò. Quando uscì nel deserto, un angelo del Signore andò a fermarsi davanti alla porta della sua cella e disse: “Non ti lascio entrare!”. “Ma perché?”, disse l’altro. L’angelo gli rispose: “Dio mi ha mandato a chiederti: “Dove ordini che io getti il fratello caduto che tu hai giudicato?”. Immediatamente Isacco si prostrò e disse: “Ho peccato, perdonami!”. “Alzati! – gli disse l’angelo – Iddio ti ha perdonato: ma d’ora innanzi guardati dal giudicare qualcuno prima che Dio l’abbia giudicato”.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
O Dio, che ci hai amati per primo e ci hai donato il tuo Figlio perché ricevessimo la vita per mezzo di lui, fa’ che nel tuo Spirito impariamo ad amarci gli uni gli altri come lui ci ha amati, fino a dare la vita per i fratelli.

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