28.   PERDONIAMO A VICENDA

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E’ tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si indignò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato".
Lc 15, 25-32

Dai “Detti dei Padri del deserto”
Accadde a un fratello, nel cenobio di padre Elia, di soccombere alla tentazione; cacciato di là, se ne andò sul monte dove era il padre Antonio. Dopo un anno che era presso di lui, questi lo rimandò al cenobio donde era uscito; ma veduto che l’ebbero, quelli lo ricacciarono. Egli tornò dal padre Antonio e disse: “Padre, non hanno voluto accogliermi”. L’anziano allora lo rimandò con questo messaggio: “Una nave in mare è naufragata, ha perduto il carico, ed è riuscita a stento a salvarsi a terra; voi volete gettare a mare quello che è arrivato salvo a terra?” Essi, quando seppero che era stato il padre Antonio a rimandarlo, subito lo accolsero.

Liberi pensieri
Paure & Desideri

Preghiamo
O Dio, Padre buono e grande nel perdono, accoglici nell’abbraccio del tuo amore quando torniamo a te con animo pentito e ricoprici delle splendide vesti di salvezza perché possiamo gustare la tua gioia nella cena pasquale dell’Agnello.

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